Haruka e Aki sono gemelli e si somigliano come due gocce d'acqua. Haruka si chiama come la primavera, ma ama l'inverno, la neve, le favole che le racconta la nonna mentre fila i bachi da seta. Aki porta il nome dell'autunno e dell'autunno ha la stessa malinconia. Abituati a scambiarsi di posto fin da bambini, vengono scoperti e puniti. Quello che per Haruka è un gioco per sentirsi più libera in panni maschili, per Aki è invece il seme che lo porterà a diventare un famoso onnegata, un attore del tradizionale teatro Kabuki che interpreta ruoli femminili.
Scappati dal loro villaggio nelle montagne, i due si trasferiscono nella Tokyo degli anni '30 per iniziare una nuova vita. Haruka vive nell'ombra del fratello, vorrebbe essere come una camelia: un fiore bellissimo ma senza odore, che nessuno nota. L'incontro inaspettato con Satoru Kaiwana, un giovane studente universitario rimasto folgorato dal talento di Aki, segnerà la vita di entrambi fino a quando non arriverà la guerra a riscrivere tutto.
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Estratto futuro:
Lei sta pensando a quel che ha letto su questa retrospettiva. "Un fotografo vissuto negli anni più sanguinosi del XX secolo, che si è rifiutato di fotografare la guerra per concentrarsi sulla vita". Guarda quelle foto che racchiudono l'immagine di due persone che non esistono più, una delle quali morta proprio in quegli anni di cui si parla, e si chiede se è poi così vero quello che hanno scritto; se non c'è, in quei pezzi di carta lucida, più guerra di qualsiasi altra foto di guerra.
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Storia pubblicata anni fa su EFP, vincitrice degli Oscar EFPiani in varie categorie. Protetta come tutte e depositata.
A volte mi ritrovo nell'oscurità. Ci siamo mai chiesti se l'oscurità che vediamo noi la vedano così anche gli altri? Magari ciò che per me è nero per lui è bianco. Voglio sapere cosa vede.