"Sai Rosalba" mormorò annullando, con un passo, la distanza che ci separava "Non ti conviene prenderti gioco di me o potrebbe finire male" mormorò vicino al mio orecchio. Il fiato caldo a solleticarmi il collo. Un brivido mi percorse tutta la schiena. La sua aveva tutta l'aria di essere una minaccia. Rimasi come paralizzata, non per le sue parole, piuttosto per quella vicinanza non richiesta e così intima con il suo corpo. Avvertivo il calore che emanava la sua pelle. Riuscivo chiaramente a distinguere l'odore fresco della sua acqua di colonia che si mescolava perfettamente con l'aroma intenso del caffè impregnato nella sua camicia, inebriandomi i sensi. "Molto male" sussurrò, la voce roca. ________________________ Tutti i fatti riportati in questa storia sono frutto di invenzione, partoriti solo dalla mia fervida immaginazione: eventuali attinenze con fatti reali è puramente casuale e priva di volontà a fondamento denigratorio Non c'è alcuna intenzione di diffamare le figure di Rosalba Pippa (in arte Arisa) e Rodolfo Zerbi (detto Rudy). Buona lettura.
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