Una leggera brezza le sfiora i capelli...le cicale invadono il suo silenzio e tentano di fermarla. "Non andare ...una volta superata quella porta, non potrai più tornare indietro" Non poteva sentirli. Non voleva sentirli. Le gambe si fermano. Gli occhi si chiudono. "Sei tu? T/n?" Apre gli occhi. *Solo per voi* pensa "Sono io" . Prende lo zaino poggiato a terra, apre la tasca superiore per prenderli: la sua più grande paura ma anche la sua salvezza Prende il paio di guanti sgualcito. Le dita a contatto con il tessuto freddo fremono. I suoi guanti non eccellono in bellezza , però permettono a T/n di "salutare ", se così si può dire Dopo aver scambiato una stretta di mano col preside, rivolge per l'ultima volta lo sguardo verso la strada appena percorsa. Sorride "Vuoi che un mio pupazzo ti aiuti con lo zaino?" "Non si disturbi. Non ho portato tanta roba" Si incamminano insieme verso la sua nuova casa. L'Istituto delle arti occulte.
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