La soggettività della felicità

Un ciclo di poesie che hanno una vena autobiografica.
Inizia con una verità aspra, tagliente: siamo individui unici, irripetibili ed interi. Quest'ultima caratteristica è imprescindibile per costruire relazioni sane con gli altri : soltanto amandoci possiamo tendere una mano all'altro, senza annegare.
Ricorrenti saranno le metafore, le figure retoriche.
La ragione diventa pietra lavica, resistente alle intemperie.
L'emotività è rappresentata da un flusso incandescente di lava che ci pervade, a tal punto da sentirci sovrastati.
Qual è il "giusto equilibrio", tra le due componenti che caratterizzano la natura umana?
Dominazione sull'istinto o lasciarsi guidare dall'onda emotiva?
Il Marinaio ce lo racconterà con il suo vissuto, sarete voi a trarre le vostre "soggettive" opinioni. Perché la felicità non ha un nome, non è un lavoro né una famiglia, la felicità è in voi.