[in fase di scrittura, non ancora revisionata] "Ogni volta che ella parlava era come giocare alla roulette russa: non sapevi mai se ti sarebbe toccato il proiettile o saresti stato salvo" Rwaqquard, il regno più antico e longevo dei dieci mondi. Era stato cancellato dalle mappe, dai libri, dall'intera esistenza: neppure nel reparto proibito si potevano trovare tomi che anche solo accennassero a quel pianeta, il decimo mondo. Solo perché quest'ultimo si era rifiutato di sottomettersi al volere di Odino, di sottomettersi ad un comandante più debole del re, o meglio, della regina di Rwaqquard. Così, quando il regno ebbe un disperato bisogno di aiuto, il resto dei popoli gli voltò le spalle, inconsapevole della sua esistenza, e condannandolo silenziosamente alla sua disfatta. Seppur lo avessero cancellato dalle mappe, ripudiato, non potevano di certo ignorare le persone che provenivano da quel pianeta, soprattutto se una di queste si era infiltrata ad Asgard per sopravvivere alla furia del Titano pazzo, Thanos. Johanna Knightdottir, figlia minore della famiglia reale, resa schiava dal Titano per la maggior parte della sua adolescenza e costretta a giocare ad un gioco più grande di lei, si ritrova obbligata a nascondersi tra le vie della città dorata, ignara del fatto che alcune spie di Thanos l'abbiano seguita. Travestita da ancella, cerca di sfuggire il più possibile al suo destino, ma un giorno esso verrà proprio a bussare alla sua porta. Si ritroverà a fare la conoscenza del principe Loki in una situazione molto insolita e quest'ultimo, dovendole un enorme favore, verrà obbligato dalle sue stesse moralità a fronteggiare insieme alla ragazza l'ira del titano pazzo che, più assetato di potere che mai, inizierà una caccia disperata alle gemme. In un percorso in cui la ragazza si ritroverà a dubitare delle sue stesse capacità, riuscirà a porre fine al regno di terrore che Thanos stava fondando?
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