Salve, mortali, e bentornat* ad Alethia, un mondo pieno di paesaggi meravigliosi e felini stupendi, ma anche di teschi dallo sguardo di brace e incontri traumatici ravvicinati del primo, secondo, terzo e sostanzialmente qualsiasi altro tipo. Se sarete fortunat*, vi imbatterete anche in un cacciatore dal cuore d'oro, un bibliotecario amante delle noci, o magari in vostra nonna. Sì, vostra nonna. Se invece sarete sfortunat*, un biondino altezzoso potrebbe giocare a shabti con la vostra vita mentre una bambina dal volto di latte ride alle vostre spalle. Se sarete benedett* dagli Araldi, una figura femminile dall'aura magnetica vi delizierà con metà del vocabolario esistente mentre legge i segreti più intimi della vostra anima. Se sarete maledett* dagli Araldi, vi ritroverete a fare da balia a una squinzia dall'aura repressa che vi tormenterà con il doppio dei pregiudizi esistenti mentre prende, puntualmente, le peggiore decisione possibile.
Se non sapete di che parlo, non conoscete "Il Libro di Alethia - I Lacci dell'Araldo", di @Sheilaroug17. In caso contrario, potreste incontrare dei volti familiari, all'interno di questa storia.
Perché per ogni storia che è stata scritta ce ne sono mille altre che si possono scrivere. Per ogni personaggio che è stato creato, ci sono mille direzioni che potrebbe intraprendere. Tutti i lettori più attenti sanno la verità, ma non tutti si accontentano di essa. Qualcuno potrebbe impugnare una penna e provare a immaginare una diversa versione degli eventi, o porre uno stesso personaggio in un contesto che gli è completamente estraneo, e creare così una storia che non è mai stata scritta.