***
''Sto iniziando a perdere la pazienza.'' Disse Artyom, visibilmente scocciato.
''Proponiamoci delle sfide.'' La mia fu una frase dettata dal panico.
Sono impazzito?
Delle sfide?
''Delle sfide?.'' Ripeto Artyom. C'era un lampo di curiosità, che non tutti avrebbero notato.
''Sedici.'' continuai con quella pazzia, il cuore in gola. ''Otto per te, otto per me. Ogni settimana uno di noi ne propone una all'altro. Qualcosa che ci faccia entrare nel mondo dell'altro. Abitudini, posti, cose che ci piacciono... o che detestiamo.''
''Di che tipo?.'' Chiese Artyom.
''Qualsiasi cosa. Non ci sono limiti.'' Sussurrai.
Alcuni istanti di silenzio calarono in quel piccolo spazio.
''Tu sei completamente pazzo e disperato, Kian.'' Sibilo Artyom.
''Non sei obbligato..'' Il mio sussurro si fece ancora più flebile.
Artyom si avvicino. Passo dopo passo. Il suo fiato vicino al mio. Mi obbligò a indreteggiare.
''Si, che lo sono. Voglio vedere a che punto sei disperato.'' Commento Artyom, crudelmente. ''Vabene. Accetto, ma inizio io.''
***
Non sono l'equilibro perfetto, lo ammetto.
Ma l'intrattenimento e assicurato.