L'unico vantaggio dell'essere poveri è che non si ha niente da perdere. Se oggi decidessi di spendere gli unici venti euro che ho nella borsetta, la mia situazione non migliorerebbe, né peggiorerebbe. Rimarrei la solita povera ragazza piena di sogni e tentativi di iniziare una vita migliore, alternati a delusioni. Se invece scegliessi di non spendere quei pochi soldi che mi restano, avrei qualcosa da mettere da parte, una piccola cifra che, sommata a tutte le piccole cifre dei mesi precedenti, contribuirà al raggiungimento dei miei obiettivi. Ed è esattamente quello che faccio; mi avvio verso il bagno, frugo tra le creme viso e trovo il barattolo di uno scrub terminato anni fa, lo apro, estraggo la piccola chiave di metallo dal suo interno e a passi silenziosi vado in camera da letto, sposto l'armadio dei vestiti e ammiro l'ampio foro nel muro, dentro al quale c'è la mia piccola scatolina chiusa con un lucchetto. Lo apro delicatamente e ci ripongo la banconota. Secondo i miei calcoli mentali fino ad ora dovrei aver risparmiato intorno ai cinquecento dollari, cifra che non basterebbe nemmeno per comprarmi una borsa di Gucci. E siccome i miei obiettivi sono ben più costosi e impegnativi di una borsetta di lusso, posso dire di essere nella merda più totale.