Lunatica
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Ongoing, First published Aug 04, 2021
Mature
«Capisci di aver toccato il fondo quando l'odio per la vita non cessa nemmeno durante un orgasmo.»

Ed è quello che afferma Luna mentre resta sdraiata nuda sul letto di Alessandro, con cui ha un rapporto complicato dato che lui, pubblicamente, le rivolge a malapena la parola. 
Luna è un'adolescente infelice, si sente sprecata per la società ipocrita da cui è circondata e non trova conforto in nessun luogo, nemmeno a casa, dove spesso si scontra con una famiglia distante dalla sua mentalità occidentale; ma i suoi lineamenti parlano chiaro, e certe volte, è in conflitto pure con se stessa. 
Allora va avanti per inerzia, si rende conto di essere scontata come lo sono le tipiche protagoniste delle commedie romantiche, ha paura di cadere in una ridicola fantasia anche se è consapevole di quanto è asettica la propria realtà. 
Luna desidera altro dalla vita, vuole rompere gli schemi ed esporsi come i suoi coetanei non avrebbero mai il coraggio di fare, così decide di andare contro un destino apparentemente già scritto. Il suo sarà un percorso di crescita basato su tanti errori, scelte difficili e frammenti di un primo amore difficile da lasciare andare. 

🔞 [Tematiche delicate e linguaggio esplicito.]

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38 parts Complete

Lui era reale, mi procurava gioia eppure non era una pasticca che potevo ingoiare o una polvere da inalare. No, un corpo caldo, un’anima, un cuore che pulsava. Tra le tante che avevo assunto, Liam era la droga fatta apposta per me, la mia droga preferita. Stavo iniziando ad esserne dipendente e questo mi spaventava. Ero abituata a non affezionarmi troppo alle persone dato che queste puntualmente mi deludevano o abbandonavano, prima o poi, come aveva fatto mio padre. Stavo attenta a non amare prima di incontrarlo. La sua voce calda e rassicurante che penetrava la mia anima, rinforzando le mie fragilità, dando vigore alle mie debolezze, colmando i vuoti lasciati dalle incertezze e abbattendo gli ostacoli delle mie paure. Non potevo chiedere di meglio. Ero io il problema. Lui era perfetto, io un disastro a piede libero capace di provare emozioni solo attraverso le deformate e distorte vie della droga. Sì, era così, ma prima che incontrassi lui. Solo allora realizzai che quello era stato il primo giorno da anni che mi sentivo viva, capace di provare sentimenti ed emozioni senza drogarmi.