Un sognio ingannevole induce Agamennone e credere che gli dei lo sostengano a preparare l'attacco decisivo contro Troia. Il capo della spedizione greca riferisce agli anziani il sogno, ed essi approvano la decisione di muoversi all'assalto. Prima però, il sovrano vuole sperimentare la fedeltà dell'esercito: finge perciò di rinunciare al lungo asseddio e invita tutti quanti a fare ritorno in patria. Gli uomini, provati da anni di guerra, corroni alle navi, ma Odisseo istruito dalla dea Atena, li trattiene e li rimprovera per la loro viltà. I guerrieri subito recuprano la propria compostezza e si mettono a sedere, in attesa di istruzioni. Qualcuno, tuttavia, continua a parlare, contestando l'autorità di Agamennone: è il soldato Tersite, il più "spregevole", fra tutti che viene messo a tacere da Odisseo con dure parole, tanto che i suoi compagni di lotta iniziano a deriderlo. Solo che non sa che Agamennone ha udito le sue parole, come reagirà il sovrano?