Charlotte, una ragazza bionda con occhi chiari come le onde del mare, ha solo 10 anni quando i suoi genitori decidono di divorziare.
Sconvolta dalla notizia, decide di rinchiudersi in casa senza uscire per un' anno intero.
Il padre era un'alcolizzato che aveva speso tutti i risparmi di famiglia, in giochi d'azzardo.
Cacciato di casa dalla madre, le due decidono di cambiare vita, trasferendosi nel New Jersey.
All'età di 11 anni, Charlotte, decide di ritornare a scuola, incontrando la sua migliore amica d'asilo, Madison.
Ai 14 anni di Charlotte, la madre inizia a frequentare un uomo qualche anno più grande di lei. Inizialmente a Charlotte non da fastidio, ma inizia ad arrabbiarsi quando scopre che l'uomo, e suo figlio, andranno a vivere insieme a lei in casa sua.
Lei e il fratellastro, JJ, erano molto uniti da piccoli. Si confidavano l'un con l'altro i loro più grandi segreti, si scambiavano il cibo, giocavano insieme alle barbie o alla play. Erano inseparabili, e sembravano davvero fratelli, per la tanta somiglianza.
Anche JJ era biondo con gli occhi azzurri, era qualche centimetro più alto, ma la storia era sempre quella.
Compiuti 16 anni, Charlotte e JJ non si parlano quasi più.
Si rivolgono solo un saluto al mattino a stento. L'adolescenza li ha divisi. Consapevolezza e maturazione saranno in grado di farli riavvicinare?
#1 in teendrama 08/05/2023
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."