C'era un motivo celato dietro la parola scritta sulla schiena del pilastro del vento, solo che nessuno sapeva quale fosse.
Quel kanji stava a significare un singolo verbo, un ordine, in verità: uccidi.
Lei sapeva fare una sola cosa, da sempre: uccidere.
Gli doveva la vita, la salvezza, la speranza: Sanemi Shinazugawa era per tutti un uomo violento, imprevedibile e intrattabile, ma per lei era solamente colui che le aveva mostrato un'altra via, un modo per fare del bene dopo tanto orrore.
Non erano nati per l'amore, i loro cuori si erano atrofizzati troppo precocemente, ma forse, insieme, li avrebbero fatti rinvigorire.
Dal testo:
"Che cazzo ne vuoi sapere tu di cosa significa avere una famiglia?!"
I suoi occhi erano iniettati di sangue, la presa sulla sua uniforme era così forte che avrebbe potuto strappargliela via in un lampo e lasciarla nuda in mezzo alla neve.
Aveva ragione: lei la sua famiglia l'aveva sterminata.
Eppure, nonostante ciò che le aveva detto fosse vero, qualcosa dentro di lei si ruppe ugualmente: aveva sperato che fosse lui, la sua nuova famiglia.