Le estati a Roma per Louis non passano mai. Il lavoro sembra moltiplicarsi e consuma le settimane una dopo l'altra in attesa che qualcosa cambi. In estate c'è l'Esposizione alla quale ogni anno si convince di partecipare per poi lasciar perdere all'ultimo minuto. La grande città lo aveva illuso. Aveva tirato su un muro che per quanto non volesse, si sarebbe rivelato più fragile del previsto. Roma è grande, è caotica, nasconde segreti e non è la sola, anche Harry ne porta uno con sé. Roma ci si va per perdersi o per ritrovarsi e lui lo sperava davvero. Harry cercava speranze fra i sampietrini. Era un filo sottile che con sua sorpresa non si sarebbe spezzato facilmente. Dal testo: -''Ti andrebbe di imparare? A scolpire intendo''- lo guardava con un ghigno accennato sulle labbra. -'' Stai scherzando?''- Harry sbarrò gli occhi sorpreso. -'' Ti insegnerò io, da domani stesso se vuoi''- Louis era serio nel fare quella proposta. Harry aveva veramente apprezzato la sua arte. Non lo aveva giudicato. Tutte le sue insicurezze erano crollate. Come poteva Louis non fargli una proposta del genere. Louis era un vero artista, sapeva esattamente il fatto suo. Come poteva Harry rifiutare.