Dopo diversi drink, decido di uscire a prendere una boccata d'aria. Cerco di avvertire Louis del mio allontanamento, ma è introvabile. Stranamente l'alcool non ha fatto effetto: odio ancora questa festa! Ma non sembro essere l'unica. Di fronte a me, appollaiato su un muretto, c'è un ragazzo che fuma. Non sembra essersi accorto della mia presenza, ma non mi interessa. Lo conosco...voglio dire, ovvio che lo conosco: ad una festa del genere, nessuno passa inosservato, eppure la sua figura mi è molto familiare. Faccio qualche passo, avvicinandomi discretamente a lui. Sentendo il rumore delle mie Dr. Martens contro la ghiaia, il mio sconosciuto si gira di scatto, immobilizzandomi con il suo sguardo. La strada è illuminata da un lampione, ma nonostante la poca luce riesco a vedere alla perfezione i suoi profondi occhi verdi. Rimango così ammaliata dal suo sguardo, che quando lo sposta verso la strada, ci rimango male. Dopo qualche secondo torna a fissarmi e mi sento quasi completa... sto impazzendo?-Vuoi una sigaretta?- mi chiede. Appena la sua voce roca mi arriva alle orecchie, sento come un brivido percorrermi la schiena. -No, grazie- la mia voce sembra poco più forte di un sospiro, ma lui sembra non farci caso. Continua a fissarmi interessato, ma io distolgo lo sguardo imbarazzata. Perché mi mette così in soggezione? Sarà sicuramente colpa della tequila che ho bevuto. Butta la cicca e si rivolge di nuovo a me.-Come mai fuori?--Io... non riuscivo a stare lì dentro.- rispondo sorpresa.-Ti capisco- sospira lui- detesto quelle persone... il loro unico scopo nella vita sembra essere sballarsi e scopare!--E il tuo? Qual è il tuo scopo nella vita?- chiedo senza riuscire a fermarmi. Allaccio i miei occhi ai suoi e lui mi studia qualche istante, stupito dalla mia improvvisa schiettezza, apre la bocca per dire qualcosa, ma ma dei rumori dall'interno attirano la mia attenzione. Il mio amico Ed esce tutto trafelato dalla casa con un'espressione mista al preoccupato e al divertito