«Se volevi condurre tu le danze, bastava chiedere, tesoro. Lo sai che amo quando prendi l'iniziativa.» Oh, cazzo. Cazzo, cazzo, cazzo. Quell'uomo sapeva - alla perfezione - cosa dire per farmi perdere la concentrazione. Sfruttò anche lui la mia distrazione e divincolò le mani - io ero brava, ma ancora non sapevo piegare il vibranio. Poi si sollevò flettendo gli addominali, ma non cambiò posizione. Anzi, mi ancorò più forte a sé, tenendomi a cavalcioni su di lui. Il suo viso era ad un centimetro dal mio, il suo naso mi sfiorava la pelle e i nostri respiri si mescolarono con un ritmo confuso e concitato. Sotto di me... oddio, sotto di me sentivo la sua erezione premere impudente proprio nel punto del mio corpo in cui la tensione si stava accumulando. Sarei andata a fuoco da un momento all'altro. «Senti, Bucky...» «Sai che preferisco "Sergente" in certe... evenienze.»All Rights Reserved
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