Cuori a pezzi - Federico Chiesa

"Mi chiamo Celeste, ma il mio ragazzo mi chiama Cece"
E gli fece l'occhiolino e io mi senti infuocare. Era provocante e neanche se ne rendeva conto. Avrei perso la testa, ne ero sicuro. Avrei voluto un fermo immagine su quello sguardo smaliziato e divertito. Cazzo, ero andato nel giro di mezzo secondo.
"Che soprannome di merda." Me ne uscii, facendo ridere sia Giovanni che Celeste. Dare un nome a quel volto era per me un passo avanti. Sicuramente conoscerla avrebbe aggiunto del pepe alla mia permanenza a Forte dei Marmi.
"Hai ragione. Ma non dirglielo, altrimenti si offende." Sarei morto, sicuramente, se l'avessi vista di nuovo ammiccare verso me. O anche verso qualcun altro.