Quando si è famosi, ci si deve aspettare di veder la propria vita privata sfasciarsi lentamente, rubata da scatti presi per strada o articoli pronti a giurare anche le cose più strane sul tuo conto. Tutti, appoggiandosi al fatto che si parla di un personaggio pubblico, sentono di poter mettere bocca su tutto: Louis sa, di saperlo, e lo sapeva anche quando aveva iniziato a cantare. Sono cose che se dimentichi, sei finito.
Ma non si aspettava, tra tutte le cose possibili, che il ragazzo che stava frequentando si rivelasse un giornalista, pronto a vendere la storia della sua vita al miglior offerente. E nel bel mezzo, fargli outing. Louis è confuso, si sente privato di qualcosa, forse del diritto di parlare di lui senza che la gente possa infilarci altre parole sopra, forse del diritto di parlare e basta. Pensava di avere tempo, e invece no. Tutti ne parlano, e non sanno nemmeno la metà di quello che c'è dietro; e Louis non ce la fa, e quando non ce la fa scappa. Scappa così lontano da rispolverare doti da pianista che aveva messo da parte per l'amore di cantare, finendo (come non lo sa, ci ha pensato Liam) a fare da piano bar in un hotel così lontano e frequentato da gente così diversa dal suo target di azione, che quasi nessuno sa chi sia. E invece che affrontare il mondo, il pubblico, il giudizio e il processo legale per quello che ha subito, Louis si isola, e si permette di respirare. Al fianco di qualcuno che gli regala braccialetti di gomma e non ha idea di chi sia.
Oppure, dove Harry è il cuoco dell'hotel di sua madre e non ha mai avuto un buon motivo per lasciare tutto e aprire un locale a Londra, e si ritrova un paio di occhi azzurri, che chissà perché sembrano confusi e spaventati, che gli chiedono gentilmente se ha un altro bracciale arcobaleno da potergli dare.
*ISPIRATA al film Letters To Juliet*
"Louis" sospirò poi e finalmente lo vide voltarsi, incontrando lo sguardo lucido del ragazzo. Era bello da far star male. "No, non dire niente. Volevo solo-" ma venne zittito dalle sue labbra. Fu come l'esplosione di una supernova, pieno di energia e completamente distruttivo. Louis si aggrappò alle sue guance con così tanta disperazione da sentire un dolore sordo al petto; era il suo cuore pulsante. "Mi fai girare la testa" gli bisbigliò Harry contro la bocca, rotolandosi fino a mettersi cavalcioni sulla sua vita. Louis si tirò sui gomiti e lo guardò, leccandosi le labbra martoriate dai denti. I capelli ricci gli solleticavano il naso e gli coprivano gli occhi, ma era certo non ci fosse cosa più bella di quel ragazzo.
Larry / 40K / LettersToJuliet!AU