Senza fare rumore

Le Piagge, Firenze. Bianca ha diciassette anni, una madre instabile e un lavoro in una gelateria del centro grazie al quale cresce la sua bambina di un anno. È una serata piovosa quando, diretta verso il suo appartamento di periferia, si accorge che un ragazzo la sta seguendo. E' gentile, la accompagna a casa e le racconta che hanno già trascorso sette serate insieme e che pensa sia il momento di presentarsi. Si chiama Mattia e le fa una promessa: se accetta di uscire con lui, le racconterà quello che è successo tra di loro.
Mattia è l'opposto di Bianca, nel suo cuore c'è posto solo per la sua musica e il suo pianoforte ed è tutto quello che Bianca non ha mai avuto. Ha una buona famiglia, soldi e speranze per il futuro, quelle che lei ha perso quando Edoardo, il padre di sua figlia, l'ha lasciata sola in quello che lei definisce un buco di mondo senza speranza. Tra Bianca e Mattia sembra non poterci essere niente, sono troppo diversi e lei è dovuta crescere troppo in fretta per potersi permettere di perdere tempo con le farfalle nello stomaco, ma quelle quando arrivano non avvisano mica. E abbandonarsi ai sentimenti e lasciare andare la rabbia, fidandosi di qualcuno, è difficile. Soprattutto quando Edoardo torna a Firenze e manda in crisi il mondo di Bianca. Sullo sfondo di una Firenze di periferia, un'analisi della fragilità dell'animo umano, del coraggio di perdonare e di riscattarsi quando si è giovani e il mondo fa paura.

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