SULL'INNOCENZA DELLA VITTIMA E LA COLPEVOLEZZA DEI SUOI UCCISORI «La vita stessa, la sua eterna fecondità e il suo eterno ritorno determinano la sofferenza, la distruzione, il bisogno di annientamento. Si indovina che il problema è quello del senso del dolore: del senso sacro o del senso tragico. Nel primo caso sarebbe la via che porta all'essere beato, nel secondo l'essere è considerato abbastanza beato da giustificare anche un'immensità di dolore»All Rights Reserved
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