Emma e Carlo si amano da 7 anni, tutto va per il meglio, fanno anche progetti a lungo termine, sognano una famiglia, una casa, dei bimbi, ma forse a sognare resta solo Emma, che non si è accorta che Carlo da quel sogno si è svegliato da un po' coltivandone ben altri.
Lui vuole diventare qualcuno, vuole lasciare il segno. Pronto a correre dritto verso il suo obiettivo e tutto il resto non è che un ostacolo. Per il momento i segni li sta lasciando solo sulla sua anima, come Dorian Gray perfetto fuori ma marcio dentro, marcio perché il suo cuore è atrofizzato, non pulsa più.
Carlo allena tanti muscoli, ma il cuore no, non sa allenarlo, è un muscolo involontario. E lui ha dimenticato di averne uno.
Lui non sa scegliere, fosse per lui starebbe benissimo così, adorando sè stesso come un Dio e trascurando tutto il resto.
Emma si sta consumando, sta lottando da sola contro qualcosa che non può cambiare, contro qualcosa che non sa accettare, che non sa lasciare andare.
Alla fine ci riesce, ma come fa a ricominciare?
Chi è lei? Cosa le piace fare? Quali sono i suoi hobby? Si sente persa, sente fortissimo il bisogno di ritornare da lui in ginocchio, pronta ad accettare tutto, ma resiste, ha sofferto troppo, non può dimenticarlo.
Lei si sente intrappolata, in un labirinto, ma per fortuna come per Arianna lei ha il suo filo: Alysea. Quella che le è stata sempre accanto, come la sorella che non ha, quella che le ha perdonato tanti torti, quella che ha lasciato tutto per correre da lei, quella che ha affrontato con lei quel tunnel diventando la sua torcia in quel mare di oscurità.Todos los derechos reservados