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Ongoing, First published Dec 02, 2021
«Perché non mi hai detto niente?» Gli lancio uno sguardo infuocato. «Che cosa avrei dovuto dirti?» «Che stavi in questo modo. È per questo che sei sparita? Perché sei incinta?» «Dio! Non sono incinta, Giancarlo. E anche se fosse, non sarebbe un tuo problema.» Nello stesso momento in cui gli sto urlando contro entra un'infermiera, un po' imbarazzata e con un sorriso di scuse stampato sulle labbra, portando in una sorta di vassoio delle provette e una siringa per il prelievo del sangue, e nella stanza si percepisce una fitta aria di disagio. Non appena l'infermiera termina il suo lavoro, esce silenziosamente e chiude la porta. Mi alzo dal letto e comincio a raccogliere le mie cose. Giancarlo si avvicina ulteriormente. «Che vorresti dire? Certo che è un mio problema.» Inspiro profondamente e cerco di fare appello a tutto il mio autocontrollo prima di voltarmi e dargli una risposta. «No, Giancarlo. Abbiamo passato una sola notte insieme, questo decisamente non significa che io sia un tuo problema. E se anche dovessi essere incinta, non darei mai alla luce un bambino solo perché non ho saputo porre rimedio ad uno stupido errore. Quindi mi perdonerai se non riesco a capire in che modo la cosa potrebbe riguardarti.» «Uno stupido errore. È questo ciò che siamo stati per te?» «Siamo stati a letto insieme, fine della storia.»All Rights Reserved
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