|Hannah | «Lui chi è? Un altro diavolo?»-riesco a chiedere con un filo di voce tremante alla ragazza al mio fianco appena i miei occhi finiscono su uno degli uomini in lontananza. Nonostante il buio riesco a scrutare da lontano i suoi lineamenti duri, così tanto da sembrare infuriato per chissà quale ragione a me sconosciuta, mentre le sue labbra sono talmente scure da sembrare violacee. Sbatto più volte le palpebre quando lo vedo passare la punta della lingua tra le labbra in un gesto così lento da attirare l'attenzione di tutte le mie coetanee, ma pare averlo fatto apposta quando l'angolo della sua bocca si piega verso l'alto in un sorriso malizioso. Malizioso ma anche tremendamente spaventoso. Al suo gesto il tatuaggio che circonda l'angolo destro della sua bocca si porta in alto, mentre continua a fissare una delle ragazze bionde in prima fila, come se avesse già puntato alla sua preda. Una preda dalla quarta di seno. Alzo un sopracciglio per il suo atteggiamento disgustoso, assumendo una smorfia mentre Ripercorro con gli occhi il tatuaggio al lati della sua bocca, per poi risalire in alto e cercare di capire perché metà della sua faccia è coperta di inchiostro nero, in netto contrasto con la sua pelle pallida e con i morbidi ricci che poggiano sulla sua fronte. I suoi occhi sono di un rosso così cupo che se non sapessi dove sono in questo momento lo scambierei per un demone imbestialito. Sbatto più volte le palpebre quando la ragazza dai capelli viola al mio fianco si lascia andare ad uno gemito di entusiasmo, ma non stacco gli occhi dalla figura di quell'uomo, ascoltandola attentamente: «No, cazzo...» - ribatte in preda all'eccitazione: «Lui è il Nephilim.»All Rights Reserved