Matilde è alle prese con le sue crisi adolescenziali, ha quattordici anni e sta per iniziare una nuova grande esperienza:IL LICEO.
Matilde è una ragazza sveglia, solare, buona e dolce, curiosa e romantica, è altruista e da grande vorrebbe fare l'avvocato.
Ma col passare degli anni l'aspirazione professionale trova le sue variazioni a seconda delle circostanze che Matilde vive.
Le sofferenze di Matilde nascono dal suo proprio nido.
Molto presto, infatti, Matilde si ribella alle sofferenze causatele dal padre, dalla sua violenza e dalla sua padronanza.
Matilde vuole essere libera, libera di scegliere, di vestirsi, di uscire e di vivere.
E per questo passa la sua fase adolescenziale a combattere contro suo padre con lo scopo di riprendersi ciò che le appartiene da sempre: la sua libertà.
Matilde è nata e cresciuta in un quartiere della periferia Nord; qui si vive in condizioni mediocri, si sta bene ma non benissimo, considerando che ogni due giorni ci sono spari, dunque morti e feriti, qui si cresce in fretta, molto in fretta.
Matilde, dunque, riesce ad intrecciare la vita travagliata che vive in casa sua e la vita che vive al di fuori, riuscendo a dare leggerezza alle sue sofferenze e vivendo al massimo ogni esperienza.
Si diceva, quando parlava tra sé e sé, che lei era una che viveva al cento per cento, al mille per mille.
Matilde ha sofferto molto e sa che la sua sofferenza non avrà mai fine, che sofferenza è anche ispirazione, è sentirsi vivi.
E' grazie alle tante sofferenze che Matilde trova delle vie di fuga.
Si rifugia nella musica, le piace scrivere, leggere e dipingere.
Ma la vita le riserva ancora tante sofferenze con il passare degli anni: Matilde subisce una violenza.
E per quanto lei possa rifugiarsi nella scrittura, nella lettura, arriverà il giorno in cui tutto le crollerà addosso e non avrà altro che sé stessa.
Liam,Thomas e Andrea dovranno prendersi cura della loro sorellina Julia.
Ma essendo una ragazza molto ribelle e casinista cosa succederà nella famiglia Evans?
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