<<Ciro tu può cagnà,piensc>> replicai con le lacrime agli occhi. <<Annarì vatten>> rispose lui con tono duro mentre stringeva i pugni. <<Non sei quello che ho conosciuto>> sputai delusa. <<Tu nun me maij cunusciut Anna>> il suo sguardo gelido mi impietrì e le lacrime non tardarono a rigare il mio volto. <<M faij schif>> urlai facendo scontrare il palmo della mia mano sulla sua guancia violentemente. Abbassò lo sguardo e strinse i denti. <<Vatten>> si limitò a dire,mentre caricava la pistola che stringeva nelle mani. L'avevo perso,o forse non l'avevo mai avuto.