Ci sono cose in cui Louis, per partito preso, non crede. Il destino, i fantasmi, il karma, la fortuna, Dio.
I tarocchi.
Per questo motivo, quando il suo amico eterno festaiolo Liam gli propone una serata proprio con quel tema, in un locale, lui all'inizio rifiuta, perché è una delle cose che meno vorrebbe fare al mondo, stare rinchiuso in una stanza circondato da una banda di credenti in un mucchietto di carte disegnate. Ma alla fine, solo perché è Liam, si fa convincere a trascinarlo lì. Non può sapere (chi lo sa mai, con il destino?) che proprio lì, con la sottile complicità di un barista (e non solo), incontrerà uno dei ragazzi più affascinanti di sempre, che, però, sa che la sua carta ce l'abbia qualcuno di specificatamente scelto. Insomma, Harry non crede, nei tarocchi, ma in una serata dove devi parlare solo con l'altra persona che ha il tuo stesso simbolo, aveva bisogno di una mano da Niall (l'organizzatore, ovviamente) per scaricare qualcuno come si deve, senza poter essere evitato, e quindi fingere di esserne un fedele seguace. Ma aveva sottovalutato tutto. E tutti.
Oppure, dove Louis non crede nei tarocchi e spera che Harry faccia lo stesso perché assolutamente stregato da lui, e dove Harry non ci crede davvero, ma quella sera li usa per scaricare chi non vuole essere scaricato. Complici un Arcano Maggiore, Niall, che forse non ha capito il piano (o non ha voluto), e Zayn, che invece l'ha capito benissimo. Il suo, però.All Rights Reserved