Manuel entra nella stanza piano, con gli occhi bassi. Chiude la porta dietro di sé, lentamente, quasi avesse paura di fare rumore. Di solito è una furia, Simone lo descriverebbe proprio così: incapace di concentrarsi, iperattivo, sempre in movimento, un fuoco che passa e brucia tutto. Ora sembra solo stanco. Ha i capelli arruffati, due occhiaie gigantesche sotto gli occhi e indossa una felpa un po' troppo grande, che lo rende quasi buffo, ma in modo tenero.
"Ciao" dice, facendo un passo verso di lui e torturandosi le mani, gli occhi bassi come se stesse seguendo un copione inciso sulle piastrelle di quella camera d'ospedale.
Post 12 episodio: Simone prova a rimettere insieme i pezzi e Manuel, semplicemente, si accorge di come l'unico pezzo che gli manca sia proprio Simone.
"Simone, lentamente, si voltò e quando i loro occhi si incrociarono entrambi ebbero flashback di luci rosse in un bagno, di mani e corpi intrecciati e di lingue su pezzi di pelle scottante.
Simone deglutì a fatica mentre l'altro gli riservò un sorriso malizioso. [...] Non poteva crederci che il ragazzo con cui aveva fatto sesso la notte scorsa fosse proprio il figlio della compagna di suo padre.
Quella festa pullulava di gente ed era stato proprio con lui."