Annie, incontri, storie di vita.
Annie camminava come un‘ automa, continuava a ripetere nella sua mente lo svolgersi degli eventi degli ultimi mesi, era anche convinta che se qualcuno l’avesse notata, li per strada, trascurata, senza guardare in faccia nessuno e diciamolo…che parlava da sola, l’avrebbero presa per pazza.Non le importava, si sentiva come se si stesse svegliando da un lungo sonno durante il quale tutti i suoi arti e le “cellule grigie” come diceva Poirot, si stavano pia piano risvegliando dal torpore.Negli ultimi mesi aveva vissuto come in una bolla, il mondo aveva continuato a girare ma di lei non si interessava nessuno, si sentiva invisibile ma la cosa che la spaventava di più era che il suo dolore fosse invisibile, era come se si fosse resa conto che il mondo non aveva tempo di preoccuparsi di lei e lei, non ce la faceva più a stargli dietro, non ne aveva la forza si rendeva conto benissimo di essere fortunata e che c’erano tante persone che si trovavano in situazioni ben peggiori della sua e per questo motivo per un lungo periodo aveva pensato che non avesse il diritto di lamentarsi; aveva ancora forte e presente questa sensazione ma ad un certo punto del percorso qualcosa era cambiato…