"Sai che sarà per sempre anche se non sarà mai più".
Ferzan Özpetek
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Può un'anima lacerata ricucire le sue ferite e tornare a sperare?
Può un cuore in frantumi rincollare i suoi frammenti e tornare ad amare?
Può una donna spezzata dimenticare il suo dolore e tornare a vivere?
E se tutto questo fosse possibile ma i fantasmi di un passato oscuro e infausto tornassero a portare scompiglio?
Se in un battito di ciglia riuscissero a cancellare ogni sforzo, ogni sprazzo di felicità conquistata?
Si avrebbe ancora la forza di ricominciare?
Vivian avrà la forza di ricominciare?
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Estratto dal capitolo 17:
[...]
lui le spostò i capelli sulla spalla destra, inspirò il suo profumo e, con la punta del naso, sfiorò la sua pelle nuda e calda suscitandole dei brividi di piacere.
«Mi sei mancata da impazzire, Viv» sussurrò, mentre le sue labbra la sfioravano appena.
Vivian si lasciò andare a quel piacevole tocco e, voltandosi leggermente, fece sfiorare i loro nasi, poi gli sorrise innescando in lui il desiderio impellente di averla. I loro occhi non desideravano altro che vedere di più, le loro labbra non desideravano altro che congiungersi e i loro corpi che appartenersi...
«Mi sei mancato anche tu...» gli fece eco lei.
Lui, sorpreso da quella rivelazione, guardò intensamente i suoi occhi e, vedendoli brillare di desiderio, scese ad accarezzarle le labbra con lo sguardo.
Le si avvicinò sempre di più con il cuore che batteva all'impazzata, le mani che fremevano all'idea di poter toccare quella pelle morbida, liscia, setosa, e, dopo tanta attesa le loro labbra si sfiorarono, e...
[...]