La (vera) storia di Malachai Parker
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Ongoing, First published Jan 05, 2015
Mi chiamo Malachai Parker, per gli amici Kai.

La mia è una famiglia di streghe che appartiene alla congrega dei gemelli, una congrega di cui mio padre è il leader, ed io sono l'unico ad avere un potere speciale: assorbire la magia altrui.

Questo mio potere, purtroppo, è stata la mia condanna; tutta la mia famiglia e la congreva mi disprezzava e così crebbi con una rabbia dentro che mi logorava giorno per giorno, fino a quando ne ebbi abbastanza.

Quel giorno era il 10 maggio 1994.
Mi chiamo Malachai Parker, e questa è la mia storia.
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30 parts Ongoing

Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre. Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura". Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro. Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido. Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata. Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.