L'università non è di certo il luogo in cui Sveva pensava di trovare l'amore. In realtà, non si aspettava proprio un bel niente. Se solo quel moro dagli occhi fulminanti non fosse sceso quel maledetto lunedì mattina dalle scale della sua biblioteca per eccellenza, le cose sarebbero andate diversamente. Sveva avrebbe continuato la sua solita vita d'universitaria disperata. Invece no, Matteo Pessina doveva proprio spuntare lì, come un fulmine a ciel sereno. Il cielo blu, dipinto di lui.