«Mia madre mi racconta sempre che sono nato durante un'eclissi di luna. Il cielo aveva poche stelle e per questo hanno deciso di darmi il nome di una costellazione. Quella notte la stella ero io» sussurrò il ragazzo biondo mentre guardava il cielo stellato di fronte a sé. «Sei fortunato, lo sai?» sussurrò in risposta il corvino. «Ad avere due genitori che ci sono per te». «Se non fossero morti, anche loro ci sarebbero stati per te. Non ti avrebbero lasciato solo» i suoi occhi argentei si posarono sugli smeraldi posti di fronte a lui. Erano uno spettacolo troppo bello per non essere guardati. Un lieve sorriso si dipinse sulle labbra fine del ragazzo che si avvicinò al corpo del giovane. Una mano gli scivolò sulla guancia liscia e pallida e lentamente poggiò le labbra sulle sue racchiudendo quelle parole in un bacio colmo di amore e ormai privo di qualsiasi tipo di odio. La luna brillava sopra di loro e illuminava leggermente i volti dei due ragazzi che si sentivano completi ogni volta che si baciavano, toccavano. «Non lasciarmi mai» sussurrò il corvino non appena si fu staccato dalle sue labbra. «Mai, piccolo. Mai» gli fece eco il biondo ancora vicino alle sue labbra «Io sarò la nube e tu la luna. Ti coprirò con entrambe le mani, e il nostro tetto sarà il cielo».
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