Tra le pagine di un libro, durante una semplice lettura, si possono vivere un milione di vite, si può combattere lo scorrere del tempo e si può anche amare ciò che non esiste, ma ad un caro prezzo.
["Chiunque viva secondo i propri mezzi, soffre di mancanza di immaginazione." - lesse il diciassettenne, soffermandosi, ancora una volta, sullo sguardo del giovane, senza accorgersi di aver dato voce, a quel suo osservare silenzioso, attraverso un sussurro. ]
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Oppure Wooyoung rivive, attraverso i sogni, scorci della sua vita passata, che più che passata, sembra quasi futura. Il racconto, infatti, esplora diverse teorie della reincarnazione.
Tutti i teenagers e gli universitari della zona conoscevano Choi San, Kim Hongjoong, Choi Jongho e Jung Yunho, quattro giovani dalle origini coreane. Riuscivano a battere qualunque sfidante li si presentasse davanti. Erano soprannominati "i quattro elementi", in riferimento sia al numero della squadra sia al fatto che anche in presenza di pioggia, vento, sole cocente, fango e via dicendo, riuscissero sempre a portare la vittoria a casa, eseguendo acrobazie a grande velocità per le strade della città, addirittura con cambio di percorso.
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Jung Wooyoung era un giovane dai capelli viola e dagli occhi contornati di nero grazie all'effetto smokey, che spesso spiccava tra la folla, non per il colore che portava in testa, ma per il suo essere fan accanito del corvino. Non perdeva mai un suo show.