Miriam a 10 anni aveva già le idee chiare: voleva diventare una pallavolista.
Per lei la pallavolo è sempre stata l'unica certezza, l'unica cosa di cui si poteva fidare.
Era appassionata, innamorata.
Dedicava tutti i suoi pensieri allo sport, pensieri belli e brutti. Brutti perché quando finiva un allenamento non andato come sperava si chiudeva in camera e piangeva, si sentiva sola, trascurata dal mondo intero, però con il suo carattere forte riusciva a riprendersi senza far vedere le sue emozioni a nessuno.
È un percorso che ripeterebbe all'infinito perché per lei la pallavolo non è solo uno sport, ma è l'unico pensiero che le occupa la mente, l'unico vero motivo che la spinge a respirare ogni giorno anche se purtroppo questa storia non avrà un lieto fine.
C'è anche un'altra persona a cui darebbe tutto ciò che è suo, compresa la vita...
Questa è una storia vera, la mia storia.
Luna e Lorenzo si sono appena lasciati dopo una relazione tossica. Lui è incapace di esprimere i suoi sentimenti, mentre Luna tende a dare troppo, ricadendo sempre in situazioni sbagliate con altri ragazzi. Nonostante la separazione, la loro connessione è difficile da spezzare, e Luna continua a confrontarsi con il passato ogni volta che prova a ricominciare con qualcuno. Entrambi sono intrappolati in un ciclo emotivo, incapaci di lasciarsi andare completamente, pur sapendo che la loro relazione non è sana.