Non voleva voltare le spalle alla sua famiglia. Quella notte, aveva lasciato casa con la consapevolezza di aver rivolto parole di odio, colme di rancore e rabbia ai suoi cari. Era convinta che i loro volti rattristati e il dolore che velava i loro occhi non sarebbero stati certamente gli ultimi preziosi ricordi che avrebbe conservato dei suoi genitori. Forse, dopotutto, non aveva torto. L'ultimo ricordo che avrebbe conservato, quello al quale si sarebbe dovuta aggrappare, l'immagine scolpita nella sua memoria sarebbe stato un lago di sangue, dei volti sconvolti e un vuoto nel petto. Nessuno, nessuno a parte lui, un ragazzo dagli occhi sfavillanti, sarebbe stato mai in grado di farle ritrovare la voglia di vivere. Aveva uno scopo, aveva lui. Niente avrebbe più potuto distruggere la sua vita. Niente e nessuno. Ma la vita, come uno specchio d'acqua, può essere alterata, sconvolta. La vita non sarà mai caratterizzata dalla imperturbabile calma immaginaria alla quale aspiriamo. Nelle onde furiose del mare bisogna imparare a resistere, non importa quanto respirare faccia male: bisogna vivere.All Rights Reserved
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