Chi vola basso non può toccare il cielo

Da QUESTE pagine di Giovanna Politi emergere Una figura femminile delicata esteriormente, interiormente forte, dinamicamente sensuale. La protagonista E infatti Qualcosa di più di Una figura acquerellata, volubile. E Una sagoma in continuo movimento ... eppure non E sfuggente; ha ONU Profilo moderno ... ma non E di moda; E calata Nei Nostri MA giorni non Dei E Nostri giorni. In altre parole ella non e Il risultato Località vicine di ONU anacronismo voluto: direi Piuttosto IL FRUTTO di ONU primo Tentativo, da Parte dell'Autrice, di cogliere in Un momento esistenziale di Transizione, di radicale mutamento, non l'ennesima aspirante singolo, aggressiva e in finta guerra con l'altro sesso (facile eroina del piccolo Schermo), bensi una donna Ricca di ricordi, di Passato, di affetti Familiari, di Riferimenti culturali (in senso lato, cioè declinati Nelle numerose Citazioni letterarie e musicali Che scandiscono la narrazione) . Si percepisce Nel libro Una Tensione molteplice: tra un amore trascorso, deludente e un sogno erotico luminoso, appagante; Tra Una Realtà lavorativa rassicurante ed salto ONU Nella precarietà, di tra la monotonia del MECCANISMO urbano e la vibrazione letteraria del buen retiro mediterraneo. Non ci INTERESSA indovinare la percentuale autobiografica dei Fatti, Piuttosto apprezzare ALCUNI Motivi Che impreziosiscono la trama semplicissima: per Esempio Gli echi di fede, Proposti al Lettore non venire pillole di bigottismo MA venire perle Familiari ereditate e gelosamente custodite Quali Linee guida per condurre la propria Esistenza; oppure le "rimembranze" di Una saggezza antica, vera, familiare, Che l'autrice riesce ad affrontare non vengono sterile amarcord Bensi Quale eredità culturale metastorica, mai Contingente, sempre attuale. Il libro di una donna, su una donna, per la donna ... insomma Un'ottima Lettura per Gli uomini.