Sono tre minuti che fisso questa pagina povera di parole, spoglia, come un albero in pieno inverno. Eppure provo qualcosa, ma qualcosa che non posso farti capire a parole, non può essere spiegato, o lo provi o lo provi! Ma se non lo fai non potrai mai capire. Puoi intenderlo come vuoi, come un attacco di rabbia, o come semplicemente un pensiero riportato su carta. Le riflessioni che seguiranno sono private e ho fatto un grande sforzo per mostrarle al mondo intero, trattale con cura. Ti chiederai spesso durante la lettura il perché della mia incoerenza, il motivo molto semplice: a volte scrivo ciò che sono, altre ciò che vorrei essere e altre ancora ciò che penso degli altri.