"Ora vado, ora vado. Ti lascio sul comodino un bicchiere d'acqua e un'aspirina per domani mattina." "Ti voglio benissimissimo" bofonchiò Louis, scuotendo la mano per salutarlo, "quando sei così gentile mi viene voglia di baciarti più del solito." Harry arrestò il suo cammino, fermandosi davanti alla porta aperta della stanza del suo amico. Ingoiò il groppo che gli si era formato in gola, inspirando ed espirando una volta per calmare il battito del suo cuore, e guardò di sfuggita il corpo steso di Louis, prima di mormorare: "molto dolce, ma vorrei che fossi sobrio..." Harry fa l'università e ha una passione per la musica e la poesia, un lavoro in una libreria e un gruppo di amici con cui sta più per abitudine, che per una questione di affetto. Tra questi amici c'è Louis, per cui ha una cotta da poco di più di due mesi e che, una notte, da ubriaco, dopo essere stato riportato a casa da Harry, gli confessa di volerlo baciare. La settimana di Harry, neanche a dirlo, diventa piuttosto complicata, dopo questa ammissione. Però, come si dice, in vino veritas, no?