Selene è una ragazza dolce e spontanea che divide il suo tempo tra: studio, amici e hobby. Riesce sempre a gestire ogni cosa alla perfezione, tranne una. Da qualche anno, prova dei sentimenti forti per Kai, un ragazzo umile e alla mano, nonostante la sua promettente carriera nel mondo del calcio. La nostra protagonista farebbe qualunque cosa per levarselo dalla testa, visto che tra loro non potrà mai esserci nulla. Kai, da quasi quattro anni, sta con Ginevra, una delle più care amiche di Selene, motivo per cui lei ha sempre cercato di soffocare i suoi sentimenti.
Ginevra, però, da qualche tempo, non prova più per Kai quel sentimento forte che li univa quando si sono messi insieme. Si sente soffocata e annoiata dal loro rapporto, per questo si allontana da lui. Kai, inizialmente, si farà milioni di domande per capire il perché, iniziando a stringere un rapporto sempre più stretto con Selene. Con il passare dei giorni, però, anche lui si rende conto che la sua relazione con Ginevra non ha più senso di esistere, perché va avanti solo per abitudine, perciò decide di darci un taglio.
Cosa succederà dopo questa scelta di Kai? Selene riuscirà a restargli accanto solo in qualità di amica? O lui inizierà a provare per lei qualcosa di più di una semplice amicizia? E, soprattutto, avranno vita facile e potranno iniziare a frequentarsi serenamente? Beh, per scoprirlo non vi resta che iniziare questa nuova avventura con me. 💙
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.