What's in a name? That which we call a Rose
45 parts Complete Gli opposti si attraggono. Come no.
È una di quelle tante stronzate che leggi nei biscotti della fortuna o che senti in quei podcast smielati tenuti da guru del sesso in andropausa. Anche in alcuni romanzi rosa, a dirla tutta, ma solo se ti piacciono i cliché.
Eppure c'è chi ci crede davvero. C'è chi vive nella modesta convinzione che il confine tra odio e amore sia una sottile linea immaginaria. Ma ci sono anche tanti idioti al mondo, quindi io non canterei troppo vittoria. Bertrand Russell diceva: il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata.
Ed è proprio per questa ragione che ho deciso di sfruttare la mia possente materia grigia per mettere a punto una versione nettamente più realistica di quella frase: gli opposti si attraggono, ma solo se il primo risulta essere una cazzo di calamita per le catastrofi e il secondo, a tutti gli effetti, una catastrofe dagli occhi verdi e con la seconda coppa c di reggiseno.
Anche perché sennò non mi spiego il mio continuo sfiorare la morte, in presenza di Rose.
«Se non ti conoscessi bene, Malfoy, direi che hai una gran fifa»
«Nei tuoi sogni, Rossa»
Zittisco internamente il mio istinto di conservazione, troppo stregato dall'inebriante canto della mia catastrofe: dalla sua espressione insolente, da tutte le millecentotrentasei lentiggini che invocano il mio nome, da quelle due gocce di sudore che si inseguono sul suo collo... Tutto in Rose Weasley mi sta sollecitando a gran voce: vieni.
Vieni a farti ammazzare.
𝐷𝐼𝑆𝐶𝐿𝐴𝐼𝑀𝐸𝑅
I primi capitoli dovrebbero essere in revisione.
𝑁.𝐵.
Non supporto in alcun modo le visioni transfobiche di J.K Rowling.