«Simo, per quanto tempo ancora pensi che potrai struggerti per questa cosa?» mi chiede, senza neanche alzare gli occhi dal libro enorme su cui stava provando a studiare. «Ehm, non lo so... per sempre?» rispondo io con tono tranquillo, quasi come fosse la cosa più ovvia al mondo. Ride, la sua risata è squillante e cristallina, come sempre. Poi si ferma e finalmente alza lo sguardo dal suo libro, guardandomi quasi spaventata: «Non dicevi sul serio, giusto?» Rido anch'io, ricordando perché sia la mia migliore amica. «Facciamo così» continua lei «domani sera, dopo il corso, ci facciamo una bella uscita io e te da soli, come i vecchi tempi, e ti prometto che ti farò divertire, o ubriacare, così tanto che non ti ricorderai più neanche il suo nome!» Non mi sembra esattamente una buona idea. «Con te, ubriaca... e questa sarebbe la tua fantastica idea?» le chiedo io, per poi continuare: «Una cosa è sicura: la serata di domani, se non per dimenticare, mi servirà sicuramente per cacciarmi in guai ancora più grossi!» Uso un tono volutamente melodrammatico, facendo uscire l'attore che è in me. Non immagino ancora quanto in realtà io abbia ragione.
15 parts