"Mi va bene chiamarti piccolo e basta. Giuro. Non sono un pazzo pervertito."
"Okay... daddy?"
"No. È inquietante."
"Okay, solo piccolo allora."
"Solo piccolo. Tu puoi chiamarmi semplicemente Lou."
"Lou... mi piace."
"Bene. Non vedo l'ora di scoparti."
"Allora accelera con questa macchina" disse Harry, alzando gli occhi al cielo. Louis fece come detto, senza ribattere, e posò una mano sulla coscia del più piccolo.
"Alla fine eri davvero gay, però" aggiunse dopo poco.
"Già. Molto gay."
Il più grande scosse la testa, ridacchiando, e premette di nuovo il piede sull'acceleratore.
Harry odia le cene del partito di suo padre a cui è obbligato a partecipare da quando è bambino. Ha anche un brutto ricordo, di una di quelle cene di tanti anni prima, ossia un ragazzino poco più grande di lui che gli ha tirato i capelli e l'ha fatto piangere. Un ragazzino che sarà anche alla cena di quella sera e che, in realtà, Harry non ha mai dimenticato. E viceversa, ovviamente.
thin walls [larry stylinson] || italian translation
26 parts Complete
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Louis si trasferisce in un palazzo mentre frequenta l'università, il suo vicino di casa, Harry, che non ha mai visto è abbastanza rumoroso la notte. Louis si confronta con lui per i rumori e i due iniziano a parlare tramite il muro parecchio sottile che separa le loro camere. Si incontreranno mai? E se lo faranno che cosa ne potrebbe derivare per entrambi?
coppie: Harry/Louis - accenni Liam/Niall
This story is not mine, all the credits go to beautifulnightmare2 on watty