"L'erezione di Taehyung pulsa sempre di più di fronte ai corpi marchiati e sudati degli amici. Quelle linee precise, uniche nel loro genere, trasmettono ogni granello della passione con cui il tatuatore realizza le sue opere d'arte. Tae vorrebbe quell'inchiostro stampato addosso, impresso dalle mani dell'unico tatuatore in grado di fargli perdere la testa, Jungkook. A frenarlo è la paura del dolore, solo quella. Eppure, quando il suo pene gonfio preme per essere liberato dalla morsa dei jeans, Tae sente che la paura è solo un lontano ricordo. "Potrei venire già solo sentendo l'ago contro la pelle", ammette il ragazzo mentre si morde le labbra".
Taekook, Yoonmin, Namjin, smut, probabile orgia.
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.