[𝗜𝗡 𝗖𝗢𝗥𝗦𝗢]
Dicono che un poeta utilizzi i versi sciolti per avere maggior libertà nella scrittura, i sentimenti vengono trascritti con maggior sincerità e la mente abbandona le sovrastrutture a cui la società per anni ha costretto i migliori autori.
Kim Taehyung la pensava allo stesso modo, la sua poesia era un modo per sfuggire alla crudeltà della sua famiglia, che da tempo ormai non definiva più tale; come ogni grande genio munito di penna, i paletti del pensiero comune erano una restrizione troppo grande da sopportare per lui, ma troverà sollievo alla sua prigionia grazie ad un ragazzo incontrato per puro caso, Jeon Jeongguk.
༄ «Ti prometto che finirà un giorno.» gli mise le mani a coppa sulle guance, reggendo il suo viso e incastrando i loro sguardi, entrambi lucidi, degli occhi nocciolati ancora pieni di lacrime. «Ti prometto che sarai libero di spiegare queste fottute ali che ti stanno tappando.»
«Come fai a promettermi una cosa del genere, Jeongguk?» pronunciò il bruno talmente piano che l'altro faticò a comprendere le sue parole.
«Perchè nessuna notte, nessun inverno, potrà durare per sempre.» ༄
☂︎ʙᴏʏ×ʙᴏʏ
☂︎sᴄᴇɴᴇ ᴅɪ ᴠɪᴏʟᴇɴᴢᴀ ғɪsɪᴄᴀ ᴇ ᴘsɪᴄᴏʟᴏɢɪᴄᴀ
☂︎ʀɪғᴇʀɪᴍᴇɴᴛɪ ᴇ sᴄᴇɴᴀʀɪ sᴇssᴜᴀʟᴍᴇɴᴛᴇ ᴇsᴘʟɪᴄɪᴛɪ
☂︎ᴛʀᴀᴛᴛᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴅɪ ᴅɪsᴛᴜʀʙɪ ᴀʟɪᴍᴇɴᴛᴀʀɪ -ʙɪɴɢᴇ ᴇᴀᴛɪɴɢ-
➪𝘈𝘛𝘛𝘌𝘕𝘡𝘐𝘖𝘕𝘌
Questa storia è una mia completa invenzione, a cui, tra l'altro, tengo molto, quindi pregherei di NON copiare, nè riportare questa storia in nessuna piattaforma. Sono vietate anche le traduzioni senza il mio consenso.
Le poesie che saranno presenti nel corso della storia scritte da Taehyung sono mie, vi prego di rispettarmi anche come poetessa. In caso ci saranno riferimenti ad altri autori, verranno riportati i nominativi.