"Annabeth." tossicchiò, il volto sporco di fuliggine che cercava quello della sua ragazza, "Annabeth." La figlia di Atena non aveva più forze e non disse nulla, caricando il suo sguardo con tutta la dolcezza che riuscì a metterci. "Mi ami?" le chiese. "Percy, ma perc ..." "Mi ami, Annabeth?" ripeté lui con la stessa testardaggine che aveva sempre affascinato la ragazza che adesso gli stava stringendo la mano, una sensazione fredda sulla spalla. "Si, ti amo Percy." gli rispose, "Che razza di domande mi fai quando stiamo per ..." "Morire?" chiese lui. "Percy, promettimi che staremo insieme, per sempre." Aspettò una risposta. "Percy, promettimelo." ripeté, sospettando uno dei soliti scherzi del ragazzo: troppo tardi si accorse che il suo petto si alzava ed abbassava lentamente, troppo lentamente. C'erano soltanto loro due, adesso. "Non piangere, Annabeth." sussurrò lui, la voce persa nel vento, "Sii forte." "Ti aspetterò per sempre nell'Elisio."