+++Approfitto del fatto di doverla ripubblicare per revisionarla e riscriverla come la scriverei ora.+++ Era la notte di Natale e Derek aveva appena concluso il sui turno da infermiere in ospedale. Cammina veloce tra le vie illuminate della città, stringendosi nel cappotto in cerca di riparo dal rigido freddo mentre parla a telefono con la sorella. «No Cora, non ho voglia di venire lì.» «Ma Der è Natale. Sai che non ti fa bene stare da solo.» «Cora sto bene, davvero. Voglio solo fare una doccia e dormire fino a dopo domani.» «Ma Ben ci teneva a provare il suo nuovo slittino con te.» «Usare mio nipote per convincermi a venire da voi è una mossa scorretta. Digli che il prossimo giorno che sono a riposo lo proveremo.» «Va bene. Buon Natale fratellone!» «Buon Natale anche a te, a Ben e anche ad Isaac.» Chiude la chiamata e un tonfo attira la sua attenzione: Derek si volta e vede una figura reggersi a fatica contro un cassonetto che sta chiaramente cercando di restare in piedi. Si avvicina cauto e lo guarda: è un ragazzo molto giovane, dai lineamenti delicati ma completamente ricoperto di lividi, dal labbro spaccato usciva del sangue rosso scarlatto che contrastava nettamente con la sua carnagione pallida. «Ehi ragazzino, tutto bene?»
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