IL FRATELLASTRO DI MIA SORELLA

Questa è la storia di tre ragazze, molto diverse tra di loro.Ognuna ha un passato, chi più brutto chi meno.Ognuna ha una storia da raccontare Queste sono le storie di Samantha, Alice e Michelle.

“ che fai”
le domandò, facendola girare. Era in piedi sul suo pick up ad osservare il
tramonto, ascoltando “Like real people do”.

Osservava le
sfumature del tramonto, dal giallo all’aranciato, una volta lo osservava
sentendosi libera, ora lo osservava sentendosi in gabbia, prigioniera di un
qualcosa che in quel momento lei non avrebbe saputo definire, ma lui si, lui
pensava che lei si stesse imprigionando da sola.

Aveva paura
della caducità del tempo, quella sottile linea che divideva l’essere dal non
essere e dagli attimi che lo trapassano. Tempo fa non ci avrebbe neanche
pensato, perché viveva non tenendo conto del tempo e di quegli attimi, troppo
presa dal viverli, per lei il tempo non esisteva, ma ora in quel momento, in
quell’esatto momento quel pensiero la tramortì, perché in quel esatto momento
aveva paura del tempo e di tutti quegli attimi che lo trapassano, non stava
vivendo, non era libera, ma prigioniera del tempo e di se stessa.
“penso “
ammise Samantha continuando a guardare il tramonto
Dylan
osservò ogni suo lineamento, dai quei capelli color rame che il sole faceva
brillare, alla sua pelle candida, si soffermò sulle sue mani, erano chiuse a
pugno, e la stretta era forte, tanto che riusciva a vedere il rossore delle
nocche.
“Scendi” le
ordinò, Samantha si rigirò guardandolo, una folata di vento le scostò i
capelli, facendo ricadere alcune ciocche sul volto, che lei scostò
delicatamente con la sua mano. In quell’stante capì che veramente il tempo non
esisteva, che tutto quello che c’era intorno era una menzogna, perché lui era
lì che la guardava e lei era lì che guardava lui, e quegli occhi erano nati per
incontrarsi. Perché certe anime vivono solo per ritrovarsi.