«No, non avere paura Quando vai a dormire sola Se la stanza sembra vuota E se senti il cuore in gola Non avere paura Mi prenderò cura, io di te» A Clarice piace correre, il più forte possibile, fino a quando non sente le gambe cedere e il peso del passato confondersi con il sudore. Il cuore batte forte, il sangue pulsa nelle vene ed il fiato è a metà, non c'è spazio per le lacrime. [...] A Max piace correre, schiacciare il piede sull'acceleratore e superare in curva, infilarsi in ogni varco, anche quando sembra impossibile, soprattutto quando è impossibile. Non conosce altro modo di misurare se stesso se non come il pilota più veloce al mondo. La velocità di Max, però, a Clarice fa paura. La velocità di Clarice, Max, non riesce a raggiungerla. Il destino, tuttavia, corre più veloce di loro.