"Rita pronunciò quelle parole con una tale enfasi che a Ophelia corse un brivido d'inquietudine lungo la schiena, e non solo perché sembrava le fosse esplosa una corda vocale nel tentativo di raggiungere quella tonalità di voce impossibile, ma anche perché l'idea di un libro dedicato agli eroi di guerra scritto da Rita Skeeter che riusciva ad infiocchettare e mondanizzare anche l'omicidio più efferato, era qualcosa di semplicemente orribile, e per un attimo la possibilità di rassegnare seduta stante le proprie dimissioni le sembrò l'alternativa meno macabra: non aveva alcuna intenzione di intervistare Sirius Black e chiedergli il colore della biancheria intima che aveva addosso quando avevano sconfitto l'Oscuro Signore e se il rosso fosse stata una scelta casuale o se fosse semplicemente un tipo scaramantico." Devo aggiungere altro? Molto bene: innanzitutto direi che questa storia è sicuramente una "what if" che però cerca di essere un po' anche una storia canon; è un po' una storia romantica un po', semplicemente, no; è una storia a tema Malandrini, ma non troppo, giusto quanto basta per attirarmi le maledizioni dei puristi del genere. Certamente, vi posso giurare che per una volta mi sono sforzata di scrivere una storia in cui il tema principale non fosse una tragedia e, beh dai, per i miei standard si può dire che l'esperimento sia (quasi) riuscito. Infine, la firma che trovate sulla copertina è quella della prodigiosa Ophelia Victoria Artemisia Churchill perché, vi assicuro, questa storia è tutta (o quasi) inchiostro della sua piuma ;)
10 parts