Alibi: nessuna certezza

Virginia - una ragazza fragile e complicata - non fa che sabotarsi davanti alle opportunità che le capitano, e giustificare le sue non-scelte come fosse vittima di una serie di cause indipendenti dalla sua volontà.
Ha poco più di vent'anni. Frequenta la facoltà di giurisprudenza, più per dovere che per sua volontà. Ha rinunciato al suo sogno di trasferirsi a Londra. Per due anni si è raccontata che andava bene così ma ha lasciato qualcosa in sospeso nella città del suo cuore quando ha accompagnato la sua amica Ginger lì. Adesso decide di tornare e dovrà rivedere Greg e ammettere a se stessa di aver permesso alle sue paure di impedire ad entrambi di vivere una storia d'amore; dovrà rimboccarsi le maniche e contare solo sulle sue forze per portare avanti il suo sogno, e allo stesso tempo non tradire le aspettative dei suoi genitori, continuando a studiare.
Ma avrà il coraggio di portare avanti la sua scelta?
Tutto viene raccontato in un dialogo interiore che la coscienza di Virginia - onnisciente, le parla da un futuro indefinito - porta avanti sin dal prologo. Con tono accusatorio, questa cerca di metterla di fronte a tutte le conseguenze delle sue non-decisioni, nel tentativo di perdonare se stessa.