Sbattei la porta della cabina furioso facendo avanti e indietro per la stanza, sentii bussare lievemente "non ora" dissi spazientito mordendomi la lingua per non urlare ma bussarono ancora "Ho detto non ora" stavolta urlai aprendo la porta, sobbalzo per le sorpresa mentre io rientrai lanciando il cappello sulla mia branda piazzandomi davanti al tavolo con le mappe fingendo di controllare la rotta "Posso entrare?" chiese timidamente "Se non potessi non avrei lasciato la porta aperta..." entrò lentamente, ero molto arrabbiato e questo lei lo capiva, fin dal primo incontro lei mi ha letto dentro e questo mi spaventava "Mi dispiace per quello che è successo" "Ti dispiace? TI DISPIACE?!" dissi furioso avvicinandomi a lei minaccioso "Ti avevo chiesto di fare solo una cosa, UNA, non uscire dalla mia cabina, ma tu no hai fatto di testa tua come sempre" dissi urlando a un palmo dal suo naso, presi un lungo respiro e continuai cercando di calmarmi "Fiore di loto non capisci io volevo solo proteggerti, se ti accadesse qualcosa io credo che impazzirei" le afferrai le gote asciugandole le lacrime, appoggiai la mia fronte alla sua "Non capisci che ti amo, so che per te non è lo stesso ma...." non finii la frase che lei mi bacio "Ti amo anch'io scemo" disse sorridendomi mentre io gli assaltai le labbra e fu in quel momento che per me il tempo si fermò lasciando solo di sottofondo I nostri cuori che battevano al unisono e i tuoni della tempesta che avevamo appena superato.